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L’aspirazione del trombo prima della procedura PCI non riduce l’ostruzione microvascolare


Nei pazienti con infarto STEMI ( infarto miocardico con soprasvlivellamento ST ) che giungono tardivamente dopo la comparsa dei sintomi al Dipartimento di Emergenza, la tromboaspirazione di routine prima dell’intervento coronarico percutaneo ( PCI ) non migliora i marcatori di successo della riperfusione.

Un totale di 152 pazienti ( età media 66 anni ) con infarto STEMI subacuto che si sono presentati per l'assistenza da 12 a 48 ore dopo l'insorgenza dei sintomi per essere sopposti a procedura PCI primaria, sono stati assegnati in modo casuale, in un rapporto 1:1, ad aspirazione del trombo ( n=70 ) o a nessuna aspirazione ( n = 74 ).

Le caratteristiche al basale tra i due gruppi erano confrontabili. Il tempo medio tra esordio dei sintomi e l’effettuazione dell’intervento coronarico percutaneo è stato di 28 ore.

La risonanza magnetica cardiaca è stata effettuata 1-4 giorni dopo la randomizzazione; solo 111 pazienti sono stati sottoposti ad imaging.
L’ostruzione microvascolare è stata considerata outcome primario.

Una moderata quantità di miocardio vitale è stata riscontrata nella regione colpita nel 60% dei pazienti.

Non è stata osservata alcuna differenza significativa riguardo al grado di ostruzione microvascolare nella massa ventricolare sinistra nei pazienti con aspirazione del trombo e quelli senza aspirazione ( 2.5 vs 3.1; p = 0.47 ).

Non sono emerse differenze significative tra i gruppi per dimensione infartuale, salvataggio del miocardio o frazione di eiezione, e lo stesso è stato per gli endpoint angiografici e clinici. ( Xagena2015 )

Fonte: Transcatheter Cardiovascular Therapeutics ( TCT ) Scientific Symposium, 2015

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