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Aggiornamento in Medicina
Una ben sviluppata circolazione collaterale coronarica fornisce una potenziale fonte di afflusso di sangue nella malattia coronarica. Tuttavia, l'importanza prognostica e la rilevanza funzionale delle collaterali coronariche sono controverse, con l'associazione tra esercizio fisico e crescita collaterale ancora non ben definita.
Lo studio prospettico, in aperto, EXCITE, ha assegnato in modo casuale 60 pazienti con malattia coronarica significativa ( riserva di flusso frazionale inferiore o uguale a 0.75 ) all’esercizio fisico ad alta intensità ( gruppo A, 20 pazienti ) o all’esercizio a moderata intensità ( gruppo B, 20 pazienti ) per 4 settimane, oppure a un gruppo di controllo ( gruppo C, 20 pazienti ).
L'endpoint primario era la variazione dell'indice di flusso collaterale coronarico ( CFI ) dopo 4 settimane.
Dopo 4 settimane, l’indice CFI basale è aumentato in modo significativo del 39.4% nel gruppo A ( da 0.142 all'inizio a 0.198 a 4 settimane ) rispetto al 41.3% nel gruppo B ( da 0.143 a 0.202 ), mentre l’indice CFI nel gruppo di controllo è rimasto invariato ( 0.7%, da 0.149 a 0.150 ).
L’esercizio fisico ad alta intensità non ha portato a un indice CFI maggiore rispetto all’esercizio a moderata intensità.
Dopo 4 settimane, la capacità di esercizio, VO2 di picco e la soglia ischemica sono aumentati in modo significativo nel gruppo A e nel gruppo B rispetto al gruppo C, con nessuna differenza tra il gruppo A e il gruppo B.
In conclusione, è stato dimostrato un significativo miglioramento dell'indice di flusso collaterale coronarico in risposta a esercizio fisico a moderata e alta intensità eseguito per 10 ore alla settimana. ( Xagena2016 )
Möbius-Winkler S et al, Circulation 2016; 133: 1438-1448
Cardio2016