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Precondizionamento ischemico remoto ed esiti di intervento cardiaco


Non è chiaro se il precondizionamento ischemico remoto ( ischemia transitoria e riperfusione dell’arto ) sia in grado di migliorare gli esiti clinici nei pazienti sottoposti a bypass coronarico ( CABG ).

Uno studio multicentrico, randomizzato, controllato con simulazione ha coinvolto adulti ad aumentato rischio chirurgico che stavano per sottoporsi a CABG on-pump [ a cuore fermo ]( con o senza chirurgia valvolare ) con cardioplegia con sangue. Dopo l'induzione dell'anestesia e prima dell'incisione chirurgica, i pazienti sono stati assegnati in modo casuale a precondizionamento ischemico remoto ( quattro insufflazioni di 5 minuti e desufflazioni di un bracciale standard sul braccio per la pressione sanguigna ) o condizionamento simulato ( gruppo di controllo ).

Il trattamento anestetico e l'assistenza perioperatoria non erano standardizzati.

L'end point primario combinato era la morte per cause cardiovascolari, l’infarto miocardico non-fatale, la rivascolarizzazione coronarica, o l’ictus, valutato 12 mesi dopo la randomizzazione.

Sono stati arruolati in totale 1.612 pazienti ( 811 nel gruppo di controllo e 801 nel gruppo di precondizionamento ischemico ) presso 30 Centri di chirurgia cardiaca nel Regno Unito.

Non è stata riscontrata alcuna differenza significativa nell'incidenza cumulativa dell’end point primario a 12 mesi tra i pazienti del gruppo di precondizionamento ischemico remoto e quelli del gruppo di controllo ( 212 pazienti, 26.5% e 225 pazienti. 27.7%, rispettivamente; hazard ratio con precondizionamento ischemico, HR=0.95; P=0.58 ).

Inoltre, non sono state osservate significative differenze tra i gruppi negli eventi avversi o negli end point secondari di danno miocardico perioperatorio ( valutati sulla base dell'area sotto la curva per il saggio ad alta sensibilità della troponina T nel siero a 72 ore ), punteggio inotropo ( calcolato in base alla dose massima dei singoli agenti inotropi somministrati nei primi 3 giorni dopo l'intervento ), lesione acuta del rene, durata della permanenza nel reparto di terapia intensiva e in ospedale, distanza percorsa al test di cammino per 6 minuti, e qualità di vita.

In conclusione, il precondizionamento ischemico remoto non migliora gli esiti clinici nei pazienti sottoposti a CABG on-pump elettivo con o senza chirurgia valvolare. ( Xagena2015 )

Hausenloy DJ et al, N Engl J Med 2015; 373: 1408-1417

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